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02 dicembre 2006

Prima settimana di DAMS ed elogio del Tempo Perso

Un pò imbarazzata per l'incidente al viso, un pò ansiosa di ricominciare, un pò preoccupata per i nuovi contatti umani, un pò desiderosa di rivedere i colleghi-amici, un pò curiosa sui nuovi programmi d'esame e così via... ho terminato la mia prima settimana-specialistica.
Quante volte mi sono sentita dire che al DAMS non s'impara niente, che è una laurea di serie B, che saremo tutti disoccupati.
La Moratti che consigliava di non iscriversi alle facoltà umanistiche, i tagli alla sovvenzione della cultura, la ricerca che serve solo se crea profitto, se produce risultati commerciabili (secondo menti a parer generale illuminatissime) e così via.
La critica più diffusa: al DAMS s'impara tutto e niente... Faccio fatica a considerarla una critica quando ti si apre la mente, t'insegnano a pensare, ti spingono ad approfondire mille materie che neanche immaginavi esistessero. Poi devi essere tu a crearti il tuo, i tuoi percorsi, quello è certo.
Fazio chiese alla Rossanda cos'è il comunismo oggi. Lei gli rispose: Far si che a tutti venga data la possibilità-capacità di pensare.
La specialistica è ancora meno specialistica della triennale, è vero, e per questo sono felice di essermi iscritta anche se ne ero dubbiosa. Non costruisco il mio futuro sulle strategie di mercato ma invece mi avvicino al concetto di idea, vedo oltre la superficie delle cose, alleno la mia mente ad essere critica, imparo ad osservare, tengo viva la mia curiosità.
Studio cinema e non conosco moltissimi film, ma cerco di conoscerne pochi -scelti fra moltissimi che mi sono stati citati in questi anni- in maniera profonda.
In più ci sono persone (competenti) e non docenti. Persone che camminano su e giù per una piccolissima aula bollente, fumando a ripetizione e riportando fatti quotidiani; intellettuali che hanno abbandonato i paroloni e la Cultura e stanno cercando di capire cosa gli si muove intorno, come pure uomini che osservano un dipinto di "secondaria importanza" e ne tirano fuori un'analisi dell'Odissea (questa la mia settimana).
Vi invito ad una lezione del DAMS.

Intanto mi vado a cercare "Chaltron Hescon" di Labranca.

E, in mezzo a tutto questo, come dimenticare l'amico-treno e i suoi quotidiani ritardi che, come consiglia Maurizio, sono fonte inesauribile di tempo perso ovverosia la vera ricchezza dell'intellettuale, o meglio, l'unica possibilità che resta in questa società di avere ancora intellettuali.

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