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14 maggio 2008

Dall'estremo ieri all'estremo domani

Finalmente posso presentarvi il motivo di tanta assenza dai vostri blog (e dalla mia vita). Del Museo Guatelli ho già avuto modo di parlare (qui) e di descrivere l'amore puro che mi lega a questo luogo in cui è contenuta tutta la poesia, la pazzia, l'utopia di Ettore; un luogo in cui ognuno dei suoi 120.000 oggetti parla, racconta la fatica dell'uomo. Nello stesso casolare di campagna ho imparato a far sorridere i bimbi, a costruire con loro burattini, lavorare al telaio e con la creta, raccontare come fosse un gioco la favola del maestro Ettore, aprire ad una ad una le porte del museo aspettando ogni volta il loro "oooooh". Poi, grazie al laboratorio sul documentario di Francesco Merini, alla pazienza dei tecnici dello spazio cinema di Bologna (Véronique, Stefano, Mirella), a Cisco e ai Modena City Ramblers a cui abbiamo rubato la canzone (e che dobbiamo aggiungere ai titoli di coda), abbiamo potuto (io, Silvia Guidotti, Fabio Terra e Lucia Tralli) realizzare questo ricordo di Ettore che, finalmente, ho modo di condividere sul blog. Con l'emozione con cui l'abbiamo realizzato vi chiedo 13 minuti di pazienza e, soprattutto, un vostro giudizio. Un grazie infinito alla direzione del museo ma, soprattutto, agli intervistati: Gianni Guatelli (il cugino di Ettore), Donatella Canali (sua ex-alunna), Jessica Anelli (conservatore del museo). Tutte persone veramente eccezionali.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

I miei complimenti più vivi per la realizzazione di questo documentario. Se preservare una cultura, un ricordo, una memoria a rischio è aprire spazi di riflessione sul presente e sul futuro - come mi piace credere - avete compiuto un lavoro davvero importante. Fammi sapere se e come si può contribuire alla diffusione del filmato e del vostro lavoro di ricerca. Un abbraccio.

Gaspare Armato ha detto...

Eccellente, eccellente, eccellente.
Non ho altre parole.

Rino, rivedendo il filmato

Chit ha detto...

Ora sono in treno e riesco a malapena a lasciare brevi commenti (sperando che non cada la linea quando premo ok) ma non appena sono a casa, promesso, non mancheranno visione e giudizio. Per adesso, BENTORNATA! ;-)

My funny Valentine ha detto...

Complimenti, Guccia! Le cose che fai sono sempre di grande qualità... Peraltro sono rimasta colpita da una strana coincidenza: anche qui abbiamo un Museo Guatelli, un luogo originale e immaginifico in cui il suo fondatore ha raccolto un numero impressionante di latte da olio d'epoca. Questa coincidenza mi ha stupito e fatto sorridere...
Un abbraccio grande.
V

Andrea Patassa ha detto...

Splendido. Un lavoro splendido. Complimenti per quello che avete realizzato e sopratutto per avermi fatto conoscere la straordinaria intuizione/creazione di Ettore.Ancora complimenti.

guccia ha detto...

Ragazz, ohi, adesso io vi aspetto tutti a Ozzano, eh!

Anonimo ha detto...

Vabè, dai..se i motivi son questi..sei giustificata poer l'assenza. ;)

Anonimo ha detto...

che emozione! dopo cotanto stress, il nostro "pargolo" è fuori nel mondo..

fa un po' impressione, però è bello vedere e leggere apprezzamenti dopo tanta fatica!

sei stata un genio a metterlo online
bacioni

(un'altra degli autorevoli-autori)

ps. mio nonno ringrazia per il ringraziamento =)

guccia ha detto...

Lucia te vojo bbbene! Le ore in sala di montaggio e gli occhi rossi ce li lasciamo alle spalle, ma che bel figliolo che abbiamo partorito!

Dimenticavo!

Il codice html per condividerlo con noi nei vostri blog (se per caso...) lo trovate in google video o... mandandomi un'e-mail che ribadisco: saraiommi@tin.it

;)

Delia ha detto...

Un documentario davvero splendido, fatto con cura e con amore. Una di quelle cose piccole e preziosissime che tutto il mondo dovrebbe conoscere.
Ottimo lavoro!
Curioso che oggi questo genere di collezionismo l'avrebbero curato con qualche psicofarmaco... :) Doveva proprio essere una persona speciale.

Anonimo ha detto...

Sensibilità e amore per le cose, dice il cugino di Ettore. Farsi aiutare dalle cose… Che dono, questo video, che voglia di visitare il museo. Grazie, Guccia, per questa proposta, perché la vedo così, come una proposta per chi vuole vedere oltrele cose, andare all’oggetto pensante, usando le sue bellissime parole. Complimenti davvero.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Splendido! Le zoomate, le dissolvenze, le inquadrature...bravissimi. Unico piccolo appunto (e te pareva, da un precisino come me!): le scritte sul nero si leggono con un po' di fatica, per il resto, compreso il pezzo folk finale, è tutto azzeccato.

Anonimo ha detto...

interessante

Franca ha detto...

Bello!
Da perfezionista pignola come sono (tanto mi conosci) un piccolo appuntino ce l'avrei, ma piccolo piccolo... (però te lo dico a voce)

guccia ha detto...

Grazie a tutti per i complimenti ma soprattutto per i consigli.
Considerate comunque che la qualità in DVD è mooooooolto superiore e di conseguenza la leggibilità dei cartelli è assicurata.
Un grazie enorme. Spero di avervi incuriosito almeno un pò sul museo e su Ettore, poi è una storia da vivere sul campo. Vi aspetto eh! ;)

Rita Charbonnier ha detto...

Guccia carissima, trovo il tuo messaggio e vedo il tuo lavoro solo adesso perché sono stata fuori e senza accesso a Internet. Il documentario mi piace moltissimo. La cosa che apprezzo di più è l'emozione con la quale è stato creato e che quindi ne traspare naturalmente. Non tutti coloro che fanno documentari tengono presente che il veicolo di qualunque contenuto è l'emozione. Tu questa cosa l'hai evidentemente tenuta presente, e realizzata in modo onesto e sincero. BRAVA! E bravi anche agli altri dell'équipe!

Alligatore ha detto...

Sono sempre più affascinato (e in parte invidioso) dalla creatività/produttività della crassa terra emiliana. Non mi resta che aggiungere i miei complimenti...

Marco Dale ha detto...

MERAVIGLIOSO......
DA BRIVIDI
Spero di visitarlo al più presto,l'ho sfiorato più volte durante i viaggi a Novellara,ma la prossima volta sarà la tappa fondamentale!