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27 giugno 2008

Senza titolo

Quattro becchini senza giacca davanti alla pieve. Anche la morte, oggi, sente caldo e si rimbocca la manica destra del nero mantello. Un sole bianco tagliente - come le quattro camicie, come decine di ossa - a penetrare la penombra odor d'incenso e gli scuri pensieri. Fecondare la vita col dolore. Come piccioni portare chicchi di grano e terra sui tetti, come vento un seme nelle fessure dei marciapiedi.

Poi ho letto due volte un libro meraviglioso. Deve avere qualche piega in più - a ricordare certe pagine per sguardi fugaci (fugaci amplessi) - di quelli che consideravo i più sgualciti (i più goduti, i più consumati).

22 giugno 2008

mercato vs Mercato.


L'estremo consumo contro l'estremo consumismo.

*Scarpa del Museo Guatelli

21 giugno 2008

La casa sull'infinito


Col poco tempo che avanza fra lavoro ed esami solo un ringraziamento per una giornata splendida, passata in un posto meraviglioso.

Alla più bella rezdora (nonché talentuosa attrice) del mondo, alla sua meravigliosa famiglia e compagnia di amici, a nonno Angelo che ogni volta c'insegna qualcosa di nuovo, noi ragazzi senza tradizioni.
Non è male ritrovarsi a tenere una giraffa in mano lavorando e giocando fianco a fianco con Véronique, che ha realizzato questo video delizioso.

Immaginate nel forno il crepitio della legna che arde. Il sapore aromatico che resta sul cibo e il sapore asprigno di marasche rubate. L'orizzonte fin dove non c'è più orizzonte.
Dondolarsi sotto le querce cercando di capire cosa sia recitazione (Ma Marco l'ha già capito).
Essere incapaci di descrivere quello che l'occhio meccanico, che sempre ci accompagna, forse non può registrare.
Senza la donna che mette il dito nella pasta, per provarne la lievitazione, non si può fare il pane.

03 giugno 2008

Il calderaro. Eravamo quindi siamo.

Rame, ossido, stagno, acido, sudore, veleno.
Pelle, muscoli, nervi e ossa.
Corpo e idea, uomo.
Cellula, pensiero, ricordo, parola, tradizione, essere.

[work in progress...]

(perché non ho abbandonato gli amici della Guglia e questo progetto mi spinge le pareti del cuore e dell'intestino)



Tecnicamente ha perso (molto più di molto) in compressione per internet e a causa di quei due fiumi di luce, il montaggio è provvisorio, ma la filosofia, l'amore, il bisogno, il rispetto ci sono già dentro tutti.