L'uomo delle informazioni
aspettava che passasse la notte sotto un tabellone senza informazioni,
per tre euro all'ora, contro il profilo dello squarcio di trentacinque anni fa, in mezzo alla puzza
di gasolio della "macchina movimenti".
Manganello alla mano poliziotti
incattiviti a urlare addosso a me, che stavo inutilmente tentando di fare
un biglietto inutile in mezzo ad un inutile sottobosco di macchinette
automatiche e a cacciare gente accampata, che non bastavano tutte le sedie della sala d'aspetto ad accoglierli tutti.
Che cazzo sta succendendo anche a questa città?
E che cazzo ci faceva lì in mezzo un giapponese con un cappellino della
Ferrari che i barboni, da sotto le coperte, avevano cominciato a
chiamare "uomo di mondo", intonandogli addosso "Roma nun fa' la stupida
stasera..."?
E la ragazza che mi si è attaccata pure addosso, perchè
aveva paura di aspettare lì dentro o lì fuori i venticinque minuti di
ritardo dell'ultimo treno della notte, dove andava?
Magari era lì soltanto ad aspettare marzo, come me.
01 marzo 2015
Ieri notte, in stazione a Bologna
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