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01 marzo 2015

Ieri notte, in stazione a Bologna

L'uomo delle informazioni aspettava che passasse la notte sotto un tabellone senza informazioni, per tre euro all'ora, contro il profilo dello squarcio di trentacinque anni fa, in mezzo alla puzza di gasolio della "macchina movimenti".
Manganello alla mano poliziotti incattiviti a urlare addosso a me, che stavo inutilmente tentando di fare un biglietto inutile in mezzo ad un inutile sottobosco di macchinette automatiche e a cacciare gente accampata, che non bastavano tutte le sedie della sala d'aspetto ad accoglierli tutti.
Che cazzo sta succendendo anche a questa città?
E che cazzo ci faceva lì in mezzo un giapponese con un cappellino della Ferrari che i barboni, da sotto le coperte, avevano cominciato a chiamare "uomo di mondo", intonandogli addosso "Roma nun fa' la stupida stasera..."?
E la ragazza che mi si è attaccata pure addosso, perchè aveva paura di aspettare lì dentro o lì fuori i venticinque minuti di ritardo dell'ultimo treno della notte, dove andava?
Magari era lì soltanto ad aspettare marzo, come me.

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