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16 marzo 2007

Altri stralci di lettere

Oggi mi ha colta una stanchezza spossante. Non è stata improvvisa, da repentini mutamenti del mio umore ballerino mi ero resa conto che era prossima a venire. Osservavo le scorze della mela che avevo gustato in cerca di un piccolo refrigerio dall’aria torrida di questo Giugno opprimente e ne annusavo l’odore senza la minima intenzione di muovermi. Non che io non pensassi a rimuoverle prima dell’arrivo di mia madre, che ne avrebbe provato fastidio, ma al pensiero non era connessa una reale intenzione. Ho deciso di scriverti in questo stato d’animo che non mi appartiene, ma che invece tanto spesso mi ritrovo per compagno in questo ultimo periodo. Godevo del disordine lasciato nell’altra stanza, non smettevo di riportarlo alla mente in una precisa immagine che oltrepassava la parete. Mia madre è tornata, ma stranamente non ha detto nulla, si è limitata a rimuovere i miei rifiuti, cosa che mi ha punto più che ogni probabile parola. La amo profondamente, ma è una scoperta recente e dolorosa: ho scoperto di non aver amato per tutta l’adolescenza una donna che ritenevo precisa, severa, non incline ai sentimenti. Davanti alla delusione del suo matrimonio fallito e alla breccia aperta nella sua corazza fino ad allora inviolabile, sono stata costretta a riconsiderare ogni suo inflessibile gesto passato, ogni sua parola pungente e dura che si sono così vestiti di una verità colpevole. E ho capito in un frangente eterno che tutto quello che sono, lei lo era già molto prima di me. Forse per questo amo e curo così teneramente ogni viso sconosciuto e mi sento impossibilitata ad amare a carte scoperte chi mi ha cresciuto con tale forza e intelligenza.
La mia mezza ala ha subito un duro colpo oggi ed è caduta l’ennesima piuma, angelo nudo. Dall’alto dei grattacieli di Berlino osservo un’umanità dolente? Astiosa? Annoiata? Ma rifuggo attentamente dall’osservarmi, almeno finché mi sarà possibile.

11 commenti:

Robba12 ha detto...

Faccio sempre molta fatica a capire il perchè di un mancato amore madre/figlia...fortunatamente stai rimediando ora, non è mai tardi...un bacione...

Anonimo ha detto...

Purtroppo Guccia, a volte i nostri genitori tengono nascosto qualcosa.
Non raccontano quello che in realtà sono e noi, fin da piccoli, vediamo quello che vogliamo vedere, perchè siamo semplici e diretti.
Poi cresciamo e troviamo le sorprese che pensavamo non potessero essere le "nostre sorprese", noi siamo immuni, no?
Non è così. E quando lo scopri, quando tocchi con mano questa verità, ti rimane il dolore dentro in eterno.
Hai la possibilità di rivedere tutto, di riacquisire la forza di un rapporto e di vivere una persona in modo diverso e magari migliore, rispetto a quello che hai vissuto fino ad oggi.
Io l'ho fatto qualche anno fa e non me ne sono pentito.
PS: la sensazione e il dolore rimangono comunque dentro, ma si sono affievoliti.
In bocca al lupo.

guccia ha detto...

Grazie ad entrambi, davvero.
Ovviamente non è una vera lettera, non sono episodi della vita vera, ma c'è tanto di me. E' uno stralcio che fa parte di un lavoro imponente e privato che cresce insieme a me.
Captain comunque ci tengo a dire che non è un mancato amore, è l'improvvisa consapevolezza del dischiudersi di un rapporto prima segregato dietro spesse corazze. L'amore c'è sempre stato, ero io a non saper interpretare gesti che mi sembravano troppo duri.
Crepi matrice, è un processo faticoso, ti costringe a rimetterti completamente in discussione, ma credo che il risultato valga lo sforzo...
Un bacio.

Anonimo ha detto...

Mi piace come scrivi e, sicuramente continuerò a passare di qua, per salutarti e leggere "le tue avventure".

Ti ringrazio per le tue parole... :)

guccia ha detto...

Grazie gloutchov, vale lo stesso per me. E grazie di essere la dimostrazione vivente che è possibile farcela ;)
:*

spina ha detto...

stiamo diventando grandi.
Lo stesso mi passó con mio padre ed è da poco tempo che sto imparando ad amarlo..
.. per quello che è!

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Allora sei un angelo!

guccia ha detto...

Spina credo di sì, ma resteremo sempre abbastanza ragazzini da continuare a sognare sogni impossibili e abbastanza adulti da renderci conto del mondo, dei rapporti, degli affetti?

Ed (il mio personaggio è) un angelo a metà... né angelo, né donna, un ibrido inutile e autodistruttivo... magari una volta finite le piume tornerà ad essere qualcosa.

Choppa ha detto...

I genitori non si scelgono, si subiscono. Ho capito che non dobbiamo sentirci in colpa se non li amiamo, perchè da estranei siamo arrivati nella loro vita, come estranei sono i genitori per noi. Non possiamo obbligarci a provare sentimenti che non ci appartengono, per persone che non ci appartengono.

Carlotta ha detto...

Io sono comunicativa con gli altri, tanto quanto non lo riesco ad essere con i miei genitori. Credo sia una questione di carattere più che di amore, che è innegabilmente presente. Semplicemente non andiamo d'accordo, parliamo lingue diverse...che fare? Scegli una specie d "compromesso" che non va' inteso nel senso negativo del termine, quanto proprio nel cercare di comprendere la diversità, talvolta inconciliabile, e accettarla..Basta muri di gomma!

guccia ha detto...

Lo capisco il tuo discorso Choppa ed è validissimo... De Andrè cantava ... quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore... non ha senso amare i genitori solo perchè lo sono fisicamente. Sembra una cosa banale ma invece credo che sia un pensiero a cui si arriva con fatica.

Carlotta per me sì, è una questione solo di carattere. Sì, sarebbe ora di cominciare ad essere più elastici e meno chiusi in se stessi, meno con la verità sempre in mano e la parte del giusto sempre dalla nostra...