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19 febbraio 2007

Museo del cinema di Torino e parentesi su "Le luci della sera" di Kaurismaki


Ebbene sì, domenica abbiamo scelto ancora di avere un tetto sulla testa invece di una rilassante passeggiata all'aria aperta (di cui avrei avuto più bisogno) ma il tetto non era un tetto qualsiasi bensì la cupola della mole antonelliana di Torino che ospita l'ormai altrettanto famoso museo nazionale del cinema. Cominciando dalla sezione dedicata al "pre-cinema" e al cinema delle origini sono passata direttamente alla pacchiana sala che comprende tutto il cinema seguente, una specie di luna park di grande effetto visto il posto in cui è ospitato e le dimensioni incredibili della sala. Dal prassinoscopio di Reynaud si passa direttamente ad un chroma key che ti permette di vederti dentro guerre stellari per buona gioia di chi si era portato la macchina fotografica per finire davanti un video del tipo che conduce Gaia (sì, quello col martelletto da geologo che però per l'occasione indossava un mantello da superman) che ti spiega come si fa un film. Tutto condito da scenografie a tema... potete vedere un film western immersi in un saloon o seguire un film seduti su un water o ancora vedere un film sdraiati in comunità su un comodo lettone rosso. Il colpo d'occhio è senz'altro impressionante e per un pomeriggio diverso dal solito vale forse la pena di passare in mezzo alla gente in fila davanti ad un ascensore che, grazie ad un buco nella cupola, sale fino ad una (credo) splendida vista panoramica della città. Insomma siamo usciti pensando che la visita non valeva il viaggio ma ci siamo rifatti con una Torino leggermente piovigginosa e la sua umanità di imitatori di Agnelli e tifosi di serie B in passeggiata lungo la via "in" del centro. Via "in" che ospita anche una storica pasticceria che fa un ottimo caffè con panna e ancora migliori mignon. Porticati che conducono davanti palazzo madama e poco distante dal duomo (che ospita la sacra sindone) dove uomini provenienti dall'est ci hanno deliziato con una musica allegra di cui conoscevamo solo per grugniti il testo.
Sabato sera ho visto "Le Luci della sera" di Kaurismaki. Continua il gioco di rarefazioni dei dialoghi quasi come se i personaggi di un'umanità afflitta portati in scena dal regista finlandese non avessero più nulla da dire, come anche il cinema che non può far altro che indagare questa realtà senza speranza narrando solo la storia a cui la tecnica lo obbliga. Un film puramente europeo nelle inquadrature inutili allo sviluppo narrativo che, semplicemente, svelano spazi e producono una poesia autonoma; un cinema che vive e racconta anche e soprattutto campi vuoti deleuziani.

Nella foto lo storyboard di guerre stellari, ingrandire per credere :P

9 commenti:

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Ciao, bel blog.
Se sono già passato a dirtelo scusami è che sto guardando i partecipanti a 2000 blogger.

Anonimo ha detto...

Uhm, via in del centro...dalla tua descrizione sembrerebbe via Garibaldi, sbaglio? Salvo per il particolare dei portici, che in via Garibaldi non mi sembra siano presenti se no saltuariamente. Allora potrà essere via Po? Ma via Po non è la via in. Resta via Roma, che potrebbe essere ma non porta sotto Palazzo Madama...Aiuro, salvami dal dilemma!
Ad ogni modo...Torino vale da sola la visita...museo o non museo ;)

guccia ha detto...

Ehm credevo che via Po fosse "in" :P
Bella Torino, per fortuna... perchè il museo... insomma...
:*

Anonimo ha detto...

Ecco un motivo in più per fare una capatina a Torino...anche nelle città che sembrano più grigie c'è qualcosa di intrigante...

Anonimo ha detto...

Ho battuto ogni record di refusi nel commento di sopra :)
Via Po è la via "universitaria" (anche se Palazzo Nuovo è in una traversa, potresti anche averlo visto passando per andare alla Mole). Nei momenti migliori è piena di banchetti di libri usati o bancarelle varie. Ora a dir la verità un po' meno, ma in passato era così.
:*

Anonimo ha detto...

Ciao Sara e ricambio il grazie per la visita... nonchè concordo con te.. conoscerti per blog è meglio che non sapere dell'esistenza l'una dell'altro.
Purtroppo le sigarette tentatrici... e non solo quelle che Passero (bastardamente) mi lascia sulla scrivania, in preda chissà a quale pazzia (fumo io e so che mi faccio del male.. bastardo fuma anche tu..), hanno avuto il sopravvento.... almeno per il momento.... ma non demordo nell'idea.
A presto, Roberto

guccia ha detto...

Mai pari alle virgole che ho dimenticato nel post ;)
Allora sarà che forse di domenica la popolazione che si riversa per la strada è simile in tutte le zone della città e che mi sono fermata giusto il tempo di riprendermi dalla museata. O ancora che tutti si riversavano sotto i portici perchè pioveva... comunque Torino mi rivede, magari in infrasettimanale, questo è sicuro.

:*:*

guccia ha detto...

Prova a cominciare col fumare solo le sigarette che ti godi veramente, tipo quella dopo il caffè, dopo pranzo e ad elimnare tutte quelle fumate solo per vizio. Purtroppo ci vuole una forza di volontà di ferro e non tutti i periodi lo permettono...
Comunque piacerissimo davvero e a prestissimo!

Anonimo ha detto...

Ho visto solo due film di Kaurismaki ma li ADORO, "l'uomo senza passato" e il mitico "Leningrad Cowboys Go America" il "blues Brothers dei poveri!
Un saluto