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26 febbraio 2007

Semplicemente Ancona, casa mia.


Non ho avuto il coraggio di scrivere un post sulla caduta del governo ma ho sofferto e sto soffrendo molto. Per fortuna mi trovo in quel di Agugliano, non esageratamente ridente località del molto ridente entroterra anconetano. Ho la fortuna di vivere questi giorni in una casa che si affaccia sulle colline marchigiane... a sinistra il monte Conero, al centro il castello di Offagna, a destra i Sibillini, dall'altra parte il mare... non so se mi spiego. Ho lasciato alle mie spalle per pochi giorni la nebbia, lo snobismo, la frenesia, i doveri di lavoro, dell'università, di casa. La mattina mi alzo (non troppo presto) e la mia prima occupazione è andare a comprare il pane, rigorosamente a piedi. Le persone che incontro sono quelle che mi hanno vista crescere, sfrecciare sulla biciclettina a cui ho tolto presto le rotelle, sfrecciare a fianco dell'amichetta inseparabile di allora. Con tutti scambio due parole. La seconda occupazione andare a comprare il giornale e far tornare a casa il gatto che vorrebbe seguirmi in paese ma che preferisco vedere passeggiare indisturbato per la nostra via che è già campagna. Prima di pranzo vado a prendere mio fratello che torna con la corriera e per il resto libri e qualche visita alla nonna che vive in riva al mare, mare a cui non si possono rifiutare lunghe chiacchierate fra lo stridio dei gabbiani, rari corridori, un aquilone timido, qualche cane in passeggiata.
Ho ascoltato, come fossero una musica dolce e dimenticata, i suoni del nostro dialetto e mi sono lasciata andare a riadottare, a poco a poco, l'intonazione e le tante cesure anconetane. Ognuno dovrebbe avere la possibilità di tornare al proprio paesuncolo per qualche giorno, credo che non ci sia niente di più dolce e rilassante.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Pesci? Ahi..ahi..ahi... :-)
Però il tuo oroscopo di Brezny è grandioso. Comincia con un: "Pensa pericolosamente!" :-)

Robba12 ha detto...

Cavoli, vedendo questa foto, si direbbe che il tuo paese è davvero splendido...io vivo ancora nel mio paese di nascita, anche se ormai del paesiello non ha proprio più niente, che peccato :-(

Anonimo ha detto...

Ma quando tornerai in Emilia, riadotterai la tua originale e affascinante parlata ibrida? O conserverai la forte influenza marchigiana?

Anonimo ha detto...

Ciao piccola Alice nel paese delle meraviglia "in erba".
Vorrei vederti sfrecciare sulla biciclettina a cui presto hai tolto le "rotelle" (lapsus froidiano?? - anche Alice aveva qualche problemino con le rotelle..) e che dire del gatto (stregatto?) che devi inseguire per mari e monti?
Beh Guccia, se vedi il bianconiglio non dargli retta e se vedi il cappellaio matto, beh... attenta che le favole non sono più quelle di allora!! adesso sono solo pazzi in libertà!!!

E' con piacere che ti faccio questo piccolo regalo.

....
Alice vede un'ombra fuggire dietro l'angolo. "Signor coniglio, mi aspetti!" grida. Macchè: quel buffo animale continua a correre. Non resta che seguirlo in quel posto così strano! Arrivata davanti a una porta piccolissima, Alice afferra la maniglia e... "Ohi!" esclama la serratura, sentendosi... presa per il naso! Dopo un attimo di stupore, la bambina chiede alla serratura di lasciarla passare per raggiungere Bianconiglio. Ma poi si accorge di essere troppo grande per quella porticina tanto stretta. "Nulla è impossibile!" le dice allora la serratura, invitandola a prendere la bottiglia che c'è sul tavolo. "Quale tavolo?" domanda Alice guardandosi attorno. Eccolo: è apparso all'improvviso! Sopra c'è una bottiglietta con la scritta BEVIMI. "Rifletti bene..." dice fra sé e sé la bambina. Non è prudente assaggiare cose sconosciute, ma Alice è talmente curiosa che, alla fine, beve quasi tutto il misterioso contenuto della bottiglia. E diventa piccola, sempre più piccola. Ora Alice potrebbe passare dalla porta, ma la serratura è chiusa a chiave e la chiave è rimasta sul tavolo. Perciò la serratura indica alla bambina una scatola di biscotti. Lei ne assaggia uno e questa volta diventa così grande da arrivare a toccare il soffitto. "Adesso non potrò più uscire di qui!" singhiozza Alice, allagando la stanza con le sue enormi lacrime. Allora beve di nuovo dalla bottiglietta per ritornare piccola e finisce col cascarci dentro. Comunque, galleggiando sulle lacrime, la bambina riesce finalmente a passare attraverso la toppa.

guccia ha detto...

*gloutchov io penso pericolosissimamente! Mai oroscopo fu più azzeccato ;)
*captain non si può non essere innamorati di un posto così, vero? Quella è la scogliera del monte Conero... nel mio paesuncolo si costruisce a tutto spiano :°(
*unonn riacquisterò la parlata ibrida è fuori dal mio controllo!
*matrice grazie del dolcissimo e graditissimo regalo e dei consigli ;)

Ovviamente siete tutti invitati qui da me! :****

Anonimo ha detto...

Cara Alice-Sara-Guccia, nulla di che, solo un piccolo pensiero preso dalla favola più bella che mai sia stata scritta.

PS: credimi, non sono in grado di dare consigli!!!! o forse avrei dovuto dire conigli???

bah.... buona continuazione in quel delle Marche....
MatriceSparsa

spina ha detto...

beata te!!
io il mare lo vedró solo tra un mesetto quando torno in Ancona
per adesso mi accontento del ruscello di Madrid che oltre ad essere piccolo è pure strainquinato!!!
un beso
Dani

maurob ha detto...

Cero che avere dei pensieri con una visuale del genere è sicuramente più piacevole.
Anche se sono brutti pensieri si ci si solevva molto....

guccia ha detto...

Mauro sì, lo penso anch'io, un bel sollievo in certe giornatacce e una bella fonte d'ispirazione, senz'altro.
Dany la pacchia è già finita e anche in Taro non ci farei il bagno. Beso ricambiatissimo :*

Anonimo ha detto...

Oh! Finalmente un intervento su Anconaaa!!! Bel posto e bella gente... il contrario de 'guglià =( va bè, pazienza Ciaoooooooooo!!!!

guccia ha detto...

Ohi Joe finalmente mi hai pensata :*
Convinci chi di dovere a venire qua per Pasqua :**