Google
 

06 gennaio 2008

Desiderio di una vita in sapore d'essenziale (A Vigoleno)


Da dietro la finestra illuminata della taverna, a destra nella foto, vi osservo (sorrido) e scrivo...

Guance rosse fra tavoli consumati dalle tarme, grandi, da stare seduti tutti insieme. Goccia di latte, nuvole nel thè, promessa dello zucchero di canna e briciole di punteggiatura nera (e di crostata fatta in casa). Una coppia che si scalda accanto al fuoco che brucia lento odori aromatici. Botti, paiolo da polenta e cassapanca. Ombra di cranio di Cervo. Bambini che fanno i compiti di geometria e ridono con la madre, che serve allegria d'uva nei bicchieri, fra pentole di rame appese alle pareti e spettacolo eterno di vecchie marionette fra le travi del soffitto. Cuore di maestra. Impettiti fantasmi di fagiani e d'antenati, fra lumini ad olio con stoppini consunti.
Vigoleno è un paese da gatti e da presepi, da ultime ore di agonia di lucine natalizie e ultima neve a sciogliersi in torrentelli sull'acciottolato. Scheletri di riflessi sul vetro e bottiglie da pensionati in cerca di compagnia. Luci oltre le finestre a colonizzare il buio della valle. Melodia di campane - di calore a scaldare, sulla tazza, mani congelate - e di ricordo di colori che via via si spengono, mentre fuochi sotto alle stoviglie s'accendono e accendono nasi.
Respirare pura vita (di ogni giorno) e lasciarsi sfuggire lettere e parole dalle mani come spiccioli. Pensieri come un colpo d'ala di un bianco, enorme, airone a dominare la valle. Finite le feste si mangiano mandarini trovati nella calza, povera, della befana.

(Qui) le solite radiografie.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti restituisco la nomination :)

(deliziosa l'atmosfera)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Grazie per il sorriso.
OT Io clicco su Adsense, eh!

Maurizio Maestri ha detto...

Leggerti è come stringere la mano rugosa e calda del nonno al quale si vuol più bene.
Saluti da dove il carbone abbonda. Sulla bocca degli stolti. La solita Riviera. Fatta di luci e catrame che tumula il mare.

Franca ha detto...

Come sempre emozioni che diventano parole...

baluginando... ha detto...

Ho annusato nell'aria il profumo delle caldarroste e il bagliore fioco del lampione ha respirato caldo con me.
Baluginando

Una sbirciatina al mio blog:
http://baluginando.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto rivivere dei ricordi di un posto che non ho mai visto.

Carlotta ha detto...

Bello Sara, regali sempre immagini cosi' suggestive che mi viene voglia di andarci e una gran nostalgia di casa...
Carlotta

mapomo ha detto...

Belle parole e bel blog. Purtroppo è una realtà che io non trovo più da anni. Vivo in un paese di cinquemila abitanti, mica in una metropoli... eppure queste atmosfere sono già state inghiottite e uniformate da tempo. Non esiste più nemmeno quella minima parte che ho potuto cogliere vagamente e di sfuggita da bambino... e già allora ero in ritardo sui tempi.

Finazio ha detto...

Paese da film natalizio e da chiacchierate che scaldano il cuore.

Chit ha detto...

Guardando la foto per un momento pensavo fossi andata ad Erice in Sicilia :-D
Adoro i paesini caratteristici ed io lì ho lasciato un pezzettino del mio cuore, per questo ce l'ho ben impresso nella mente.

Grazie come sempre per le tue parole, un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Bellissime parole ricchedi emozioni e sentimenti

Anonimo ha detto...

Mi piace sempre molto leggerti... Costanza

dharani ha detto...

Bellissime parole per descrivere un luogo che è, sicuramente, speciale. Concordo con chit nel dire che dalle foto ricorda Erice... che anche per me è un posto dell'anima :-D

Ti lascio i miei migliori auguri per un felicissimo 2008.
Un abbraccio

Marco Dale ha detto...

I fantastici mondi di Guccia ;-)