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Roma ci accoglie con una giornata quasi estiva, come volesse partecipare a rendere ancora più caldo questo evento. Ci fermiamo "in Piazza Esedra per il solito caffè" e cominciano i primi abbracci... siamo di nuovo tutti insieme! Il nostro piccolo nucleo familiare e quello più esteso di tutti coloro che (disoccupati, donne, studenti, giovani, lavoratori, pensionati, extracomunitari), come noi, credono davvero - e non si tratta solo di uno slogan - che un'Italia e un mondo diverso siano possibili.
Il corteo si muove poco prima delle due; tra i primi ci sono i compagni del Manifesto imbavagliati in segno di protesta per i tagli all'editoria, noi con lo striscione del comitato regionale, il segretario Ferrero finalmente sorridente: la sua ansia (e la nostra) si scioglie a vedere confluire un mare di bandiere rosse... ma quanti siamo?!
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Arriviamo in piazza Bocca della Verità - mai così piena! - e ripercorriamo a ritroso tutto il corteo che continuerà a sfilare per più di cinque ore consecutive. Incontriamo Rinaldini coi compagni della FIOM, gli studenti compatti contro la Gelmini, tantissimi giovani (un'assicurazione per il futuro), il camion dei Giovani Comunisti/e che non smettono per un secondo di ballare. Siamo più di 300.000, dal palco azzardano un mezzo milione che non ci sembra poi così esagerato.
Sangue rosso scorre in ogni via (ogni vena) Roma è un cuore che pulsa.
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Quando usciamo dalla metropolitana è già notte e il ritorno è l'occasione per tirare le prime conclusioni. E' evidente che la Sinistra c'è e ha ancora voglia di lottare. L'esigenza è quella di lasciarsi indietro le divisioni e gli sbagli politici: due anni di partecipazione al governo hanno lasciato il segno. La sconfitta elettorale è stata bruciante, ma anche per questo deve diventare la spinta per ripartire e ritrovare una logica di lavoro partecipato: la nostra gente ha dimostrato di esserci e di crederci ancora.
Ripartiamo da qui!
Intanto, semplicemente, ci acconteremmo di ripartire da Roma, ma all'appello i compagni non sono tutti: alcuni si sono persi in metropolitana! A metà strada siamo talmente stanchi che dobbiamo chiamare l'ambulanza perché un compagno è svenuto. Arriviamo a casa dopo le due e mezza (ma i compagni di Torino hanno fatto anche più tardi)... stremati, puzzolenti, ma felici!
12 commenti:
Bellissima manifestazione, sono contento che sia riuscita così bene. Ci sarebbe da fare un discorsetto a margine, ma non è il caso. Godiamoci questo momento.
Bellissima manifestazione ne esco rinfrancato.
Una grande giornata!
Ciao Sara,bello vedere ancora delle bandiere rosse!!!!!!!!!!!!
Mi mancano le manifestazioni, la sensazione di sentire di star facendo qualcosa...
komunisten, komunisten, sempre komunisten tapertutto, anche in mia Romen!
Mi sa che è stata proprio una grande giornata!!!
Come ho detto da altri blog con le belle bandiere rosse, "No, la Storia non è finita!"
Post emozionante.
Ne vogliamo tante di giornate così, Giulia con affetto
Passo per augurarti un buon inizio settimana e per dirti che ti ho inserita tra i miei link :D
Un saluto, a presto Guccia!
Non ho voluto trattare il problema vendoliano perché mi piace che questa manifestazione lasci nel blog il segno di un resoconto affettivo. Ma com'ero (come sono e probabilmente ancora di più come sarò) incazzata!
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