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13 aprile 2007

Petizione pro ricerca e iniziativa pro cinema

Permettetevi di scocciarvi ancora con una petizione e una segnalazione.

1) La petizione: Mille euro ai ricercatori.
Riguarda lo stipendio dei dottori universitari. Si può vivere con 800 € al mese dopo aver studiato anni e anni? Anzi, si può vivere con 800 € al mese? Non sarebbe ora di cominciare a tenersi da parte questi famosi cervelli in fuga? Per loro e per lo sviluppo del nostro paese. Ho trovato la notizia sul blog di Radiant e vi rimando direttamente al sito che ospita l'iniziativa http://www.dottorato.it/milleeuro/ dove trovate tutto il necessario per regalare questa importante firma.

2) La segnalazione: Selfcinema.
Ieri sera, mentre cucinavo, ho sentito una voce conosciuta provenire dalla televisione, accesa sul TG regionale. Dalla bocca di Manzoli apprendo che si sta organizzando una splendida iniziativa: adottare film di qualità che non arrivano nelle nostre sale, sia perché sperimentali sia perché, pur essendo rivolti al pubblico, sono penalizzati dalle strettoie del sistema distributivo. In pratica si tratta di comprare il biglietto in anticipo per garantire l'incasso ad alcune sale che accettano di proiettarlo e poi, se il film merita, prosegue la sua strada da solo. I donatori sarebbero avvertiti sulla data della serata e, in caso la proiezione non si riuscisse ad organizzare, verrebbero restituiti i soldi. 6 € per aiutare un potenziale capolavoro. Trovate tutte le spiegazioni necessarie e le città coinvolte in questo sito: http://www.selfcinema.it/home.html

14 commenti:

Robba12 ha detto...

Forte davvero sta cosa del cinema, adesso vado subito a leggere i dettagli...smacckkete

Gianfranco ha detto...

Sei riuscita a rigirare due coltelli in vecchie piaghe con un solo post :)

a) Temo che una firma serva a poco. Qui occorre cambiare mentalità cambiando il legislatore. E siccome in italia cambiare legislatore sembra quasi un'alchimia, credo dovremmo tenerci i dottori a 800 euro, e pare già una grande concessione. Che in un paese ricco di inestimabili tradizioni accademiche come il nostro si debba auspicare l'avvicinamento al sistema statunitense mi sembra quasi un insulto. Certo è che dottori pagati in patria ottocento euro mese e impossibilitati a svolgere le ricerche per carenza di strumenti, fanno benissimo a fare una passeggiata oltroceano: laggiù basta un progetto convincente per veder materializzare investimenti milionari, investimenti che poi permettono agli USA di trarre profitti n volte superiori. (illuminante una puntata di Report qualche mese fa).

b) Come immaginavo, la mia città non è presente in lista. Nonostante sia una città universitaria, non c'è spazio per i film "di nicchia". Apre un multisala enorme che trasmette solo pellicole estremamente commerciali, tutti i cinema preesistenti, invece di mutare target o di rinnovare l'offerta, chiudono...

guccia ha detto...

Sul fatto che serva a poco ne sono sicura al 100%, però l'ho messa ugualmente, servisse almeno a riportare un minimo d'attenzione su un argomento tanto importante. L'ho vista quella puntata e capisco chi va negli USA, i nostri beneamati legislatori potrebbero sforzarsi di capire che la ricerca è, fra le altre cose, un investimento che, a lungo termine, ripaga e molto. E non mi riferisco solo a pura economia, ma anche all'aspetto della ricerca culturale di cui nessuno parla nella maniera più assoluta.
Anche se la tua città non è in lista, volendo, puoi partecipare lo stesso. Sì, il sud ha gravi carenze di offerta culturale. Chiedete, chiedete, chiedete (al pubblico)! Sensibilizzate alla cultura con iniziative private in modo da fare da apripista e far sì che un gestore di sala d'essai possa aver speranza di campare e non solo con le sovvenzioni, ma anche con lo sbigliettamento.... più facile a dirsi che a farsi eh?

Gianfranco ha detto...

Direi proprio che è più facile a dirsi... Se hai un multisala con 12 sale, cosa ti costa prenderne una, dico una, e "sacrificarla" ad un certo tipo di cinema? In una città di 250000 abitanti (500000 con la provincia) li troverai venti fessi che vorranno vedere lo spettacolo, dico uno spettacolo una volta alla settimana, prova caspita!

guccia ha detto...

Chi apre un multisala a 12 sale dove vende sacchettini di pop corn a 5 € evidentemente non è interessato al lato culturale del cinema. Non sono quei soggetti lì che possono far vivere una sala d'essai. Qui a Parma ce n'è una eccezionale che vive di volontari per esempio...
E nel piccolo del mio paesello ho fatto la volontaria proiezionista per due anni, per aprire il cinema che mancava da troppo tempo...
Il vero cinema europeo d'autore (per fortuna) non è commerciale per nascita quindi occorre trovare altri canali, altri mezzi.
Io so di un ragazzo che a Bari organizza cineforum tanto per fare un esempio:
http://kaiserfranz.splinder.com/
A volte la cosa più difficile è trovare la volontà (e il tempo) di cominciare...

Gianfranco ha detto...

La situazione è molto più complessa di quanto possa sembrare: un tempo c'erano 6, 7 cinema. Tutti unica sala. Apre il Multisala: 3, 4 sale chiudono. Non si può chiedere alle superstiti di proiettare cinema d'essai: significherebbe chiusura certa. Dunque le alternative sono due: il multisala che "sacrifica" una sala (sacrificio che potrebbe essere redditizio comunque) oppure la buona volontà di qualcuno (non guardate me che sono assolutamente ignorante in materia :)) dotato di tempo e, soprattutto, di mezzi...

guccia ha detto...

Non ci crederai ma questo accade (è accaduto) in tutta Italia.
In realtà qui le sale piccole si stanno tutte convertendo all'essai o "finto essai" per beccare almeno i contributi pubblici, visto che la concorrenza col multisala, sullo stesso terreno di lotta, sarebbe impossibile.
In paese, invece, hanno deciso di proiettare i film con un ritardo di due, tre settimane per pagare meno le pellicole.
Stiamo a vedere come si evolverà la situazione... non sono solo le sale ad essere in crisi (da decenni ormai) ma il cinema in genere che sopravvive con le sovvenzioni e l'apporto delle televisioni...
Ma riusciamo (noi inteso come europei) ancora a distinguerci dal cinema americano hollywoodiano... chi vivrà vedrà...
Intanto sosteniamo questa bella iniziativa, già il motto non è male, mi pare, e potrebbe essere una proposta di soluzione a questo problema: "Se la distribuzione non porta i film agli spettatori, gli spettatori diventano distribuzione"

Gianfranco ha detto...

cit. "chi vivrà vedrà" :)

guccia ha detto...

... per quanto mi riguarda, se Parma non fosse già coperta dal solito mitico Edison, andrei in qualche sala "più sensibile all'aspetto culturale" e gli chiederei di aderire all'iniziativa. Se non ho capito male questa è un'iniziativa che coinvolge direttamente tutti gli spettatori. Stavolta siamo noi in prima persona a poter diffondere i film, l'associazione ci dà la base per farlo.

Comunque sì :) Viviamo e vediamo ;)

Marco Dale ha detto...

Le multisale a Pescara e dintorni hanno ridotto i vecchi cinema in sale per proiezione di soli film porno,e quei piccoli teatri hanno chiuso bottega da tempo,mi dispiace ammetterlo ma questo dipende anche dalla mentalità della gente,e qui da me ti assicuro che di giovani disposti a combattere per diffondere un pò di cultura nemmeno a pagarli,basta dargli la discoteca più IN del momento e tutto ciò che può contribuire alla crescita culturale della persona può andare a farsi fottere!!

guccia ha detto...

Marco è un problema sentito quello che sostieni tu ma ti assicuro che resistono piccole minoranze agguerrite e, a volte, non sono neanche tanto piccole... Per fortuna nel nostro paese esistono anche Manifestazioni e organizzazioni come, fra le tante, la Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro. A volte, davvero, basta una grossa volontà (e adeguate conoscenze culturali)...
Il discorso che fai tu sui giovani è giusto ma troppo generale. Tanti non si riconoscono nei valori di sola apparenza e divertimento sfrenato. Tante iniziative fioriscono, se ci lasciamo scoraggiare allora contribuiamo anche noi allo sfascio culturale!

Carlotta ha detto...

Sui ricercatori credo seriamente anche io che non ci siano speranze..Per quano riguarda il cinema..beh io mi ricordo diversi cinema di parma che non ci sono più. In compenso c'è uno scomodissimo multisala dove per parcheggiare smadonni e per prendere i biglietti pure..io non ci vado mai! Almeno fatelo fuori dalle palle il cinema. Qua a Dublino c'è Irish Film Istitute che funziona un po' come il lumiere a Bologna..beh non è a buon mercato...

Isabel Green ha detto...

ottima iniziativa =)

Anonimo ha detto...

Grazie per avermi citato come esempio positivo e di buona volontà, Sara. Ne approfitto per segnalare il sito della mia associazione: http://associazionevertigo.wordpress.com/.
Il discorso è complesso, e la distribuzione dei film di qualità è un vero problema. A Bari l'unico cinema d'essai è chiuso da mesi per motivi poco chiari. Tra le altre sale non più di tre fanno film d'autore, il resto sono o multisala o sale decisamente commerciali, che, come ho avuto modo di ascoltare durante un dibattito sull'argomento, hanno gestori che non vogliono rischiare per niente. Nella provincia di Bari, forse, la gente è un po' più interessata al cinema di qualità e alla cultura in genere, probabilmente perché ha meno svaghi e offerte di intrattenimento. Non è un caso che le persone più interessanti che conosco non vivono a Bari città, dove, come conferma anche la situazione drammatica dei teatri (dice niente il Petruzzelli?) e la scarsissima offerta di eventi di tipo culturale, e non solo in estate (quando o vai al mare o muori di noia), la noncuranza e il materialismo regnano sovrani.