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26 novembre 2007

Egocentrici editori di se stessi.

Non potevo non rispondere all'invito di un amico e così, anche se quando mi trovo ad Ancona (purtroppo solo per poche ore) cerco di disintossicarmi da internet per qualche giorno, mi ritrovo a riflettere sui motivi scatenanti l'esistenza virtuale di queste pagine.
Per poter rispondere sono dovuta tornare indietro di un anno nell'archivio e mi sono resa conto che il primo post non era altro che un tentativo di scappare da altre pagine, ben più fisiche, in odore di gialla carta stampata e inchiostro da pochi soldi. All'improvviso mi ero resa conto che la laurea specialistica appena cominciata mi aveva tolto troppo tempo libero, il tempo che divido in parti uguali fra amici, famiglia, sconosciuti. Il tempo dei viaggi e il tempo di letture non condizionate, ma soprattutto che dieci ore di sforzo intellettivo richiedevano una via d'uscita, anche fosse fatta di pochi secondi, purché non comportasse l'uscire dalla mia prigione dorata. E' così, con poca coscienza di quello che stavo facendo e di quello che volevo dire che nasce questo blog dai complessi d'inferiorità. Il tutto, ovviamente, era condito da uno spesso strato di voglia di condivisione, desiderio di farmi conoscere sia da chi mi ha incontrato poi, sia da chi mi conosceva già bene, ma mai fino in fondo. Nello stesso periodo, inoltre, cominciavo a coltivare non un sogno, più che altro lo strumento appena scoperto di esternazione dei miei pensieri - la scrittura - e avevo bisogno di condividerla, di giudizi, critiche e apprezzamenti che mi avrebbero permesso di migliorare (perché, oltre che cura, scrivere è essenzialmente aver voglia di farsi leggere). Sentivo anche che una nuova stagione di vita si andava aprendo (anche se poi è rimasta fossilizzata negli anni) e avevo paura. Comunque, in definitiva, ho aperto un blog perché sono curiosa, perchè a differenza di un sito comportava meno competenze informatiche e più libertà espressiva, perché si avvicinava di più alla forma del diario che, considerata la mia memoria corta che tiranna si ricorda solo delle cose che mi entusiasmano veramente, facendomi sempre sentire ignorante, mi avrebbe permesso, col tempo, di rispolverare le tante esperienze che sarebbero poi piovute nella mia vita che cerco sempre di arricchire con scoperte casuali. In seguito mi sono accorta che vecchi amici lontani (e la mia stessa famiglia la cui lontananza forzata mi ha lasciato una cicatrice sul cuore) potevano scambiare con me opioni quotidianamente e che con i nuovi amici le opinioni scambiate grazie a frammenti di minuti rubati al dovere, servivano a rafforzare un legame non solo virtuale.
Questa scrittura è diventata un allenamento a vivere, parole scorrono come le espressioni dell'attore che, davanti allo specchio, prepara le sue rughe ad incontrare quelle del personaggio che, grazie a lui, gli spettatori vedranno redivivo sul palco fin nei minimi, sentimentali, atteggiamenti.
Non saprei dire quale post mi ha reso più orgogliosa o mi ha fatto vergognare, ma valgono quanto azioni giornaliere e voi che passate valete quanto sorrisi e pianti accarezzati con lo sguardo o con le dita.
E, mentre guardo le colline che di solito mi mancano tanto, mi rendo conto che è tutto qui, che sono tutta qui.

14 commenti:

Isabel Green ha detto...

come sono vere le tue parole ;)

Glauco Silvestri ha detto...

Se penso ai motivi per cui aprii un blog (tanto tempo fa) e ai motivi per cui oggi ci scrivo... mi meraviglio ancora! :D

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Grazie per aver raccolto l'invito. Ti leggo sempre molto volentieri.

dharani ha detto...

Bellissimo.
Sono contenta che tu abbia aperto un blog :-) è un piacere leggerti

Lieve ha detto...

Io il primo blog lo aprii per tenermi in contatto con amici lontani, poi invece, come hai detto tu, ho scoperto tutto le possibilità di questo "diario" aperto sul mondo, che tutti possono aprire per leggere o lasciare un pensiero, una nota al margine, un appunto...

Pepenero ha detto...

complimenti, hai fatto di un semplice meme un gran bel post! Ciao!

dawoR*** ha detto...

è davvero bello leggerti
:) dawoR***

Anonimo ha detto...

E poi, se ci guardiamo addietro, quanti strazi lasciati a guarire o morire in punta di penna. Ma disperdersi mai.
:*

F.

Franca ha detto...

Io ho cominciato per colpa tua!
Adesso ci passo più tempo di quello che vorrei, ma è un piacere scambiare opinioni con tante persone diverse per età, idee, situazioni ed area geografica

Anonimo ha detto...

Io devo dire che non saprei rispondere a quasi nessuna domanda... Tu sei stata molto brava. Un abbraccio Giulia

Anonimo ha detto...

Noi lo abbiamo aperto perchè persone come te partecipassero e ci dessereo il prezioso contributo che sempre dai...

Maurizio Maestri ha detto...

il blog è una propaggine di ego cibernetico ove il superIo mette il mantello di clark kent.

Maurizio Maestri ha detto...

PS... sembra che abbia scritto superlo, in realtà è super io con a i maiuscola...

maurob ha detto...

E sempre bello scrivere qualcosa sul blog, un piccolo modo per sfogare pensieri postivi e negativi.
E anche bello leggere il tuo Blog sempre sublime.