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25 gennaio 2008

E' proprio il caso di dire: Buon anno!

Ieri sera mi dolevo. Poi mi sono chiesta per cosa mi stessi dolendo e ho capito che lo spettacolo televisivo di cavalieri redivivi e prodi coraggiosi era riuscito ad annebbiarmi non solo la vista, ma pure il cuore. Ho spento la televisione e mi sono guardata intorno e sapete cosa ho visto? Ho visto i precari, ho visto l'università massacrata dalla riforma Moratti, ho visto la ricerca e l'aborto in pericolo, ho visto le leggi di Berlusconi godere di piena salute e brindare a lunga vita, ho visto la Bossi-Fini ancora in vigore, ho visto le lotte ai lavavetri e ai rumeni cattivi, ho visto gli sgomberi ai campi nomadi, ho visto le truppe in Afganistan, ho visto persone morire di lavoro e la classe operaia perdere la solidarietà (ho raccontato piccole storie ignobili), ho visto la mafia in politica, ho visto il centrosinistra massacrarsi da solo con la creazione del PD e cadere pur senza un briciolo di opposizione degna di chiamarsi tale che da mesi abbaia solo alla fine del governo senza proporre nulla, ho sentito scandalosi servizi giornalistici, ho visto una sinistra radicale non chiedere nulla, tacere e tenere su. E allora ho capito che non mi stavo dolendo per la caduta del governo, come credevo, ma per quelle scelte coraggiose e indispensabili che non si sono prese e che in Italia non si prenderanno mai. Ricordo, come al solito andai a votare (e convinsi ad andare a votare) contro me stessa (e la mozione del mio partito che i paletti non li aveva ottenuti), già delusa non solo dalla coalizione, facile essere delusi per questo, ma anche dal mio partito suicida, da quello che, si sapeva, non avrebbe chiesto e quello che la base, invece, voleva. Cominciò abbastanza bene col ritiro dall'Iraq, finì come tutti sapevamo che sarebbe finito.
Lasciatemi spendere altre due righe per quei ragazzi di Genova (noi trecentomila ormai volenti o nolenti siamo e saremo per tutta la vita i reduci di quella follia, come i sopravvissuti di Reggio Emilia e Carlo, invece, con i morti) che si faranno la galera per cospirazione politica! Associazione sovversiva! Attentato allo Stato!!! Se si potesse fare una lista delle porcate di questi ultimi anni questa sarebbe la più grossa. Ce li lasciamo andare in galera questi capri espiatori? Non c'è attacco più grave di una lesione profonda ai diritti civili che viene da stato, forze di polizia e magistratura insieme.
E pensare che ieri passeggiavo contenta per le vie di Bologna, con la mia ricamata pergamena di laurea in braccio, a cullare uno sforzo di anni con cui potrei fare coriandoli (per non dire carta igienica), felice per aver passato un altro esame di questo corso di studi che non finisce più, che sfinisce nella ripetizione ossessiva di corsi, tesi, tesine, tirocini, laboratori, crediti e debiti, che mi ha tenuta lontana dalla politica, cosa che neanche le botte e le denunce...
Cosa serve al paese si è visto con la manifestazione di Ottobre, è la spinta centrista e vaticana (scusate la ripetizione) che non permette le riforme sociali, l'avanzamento culturale ed economico del paese. È così che i DS diventano PD e rifondazione diventa DS. E io non sono né pidiina né tantomeno DS.
E mi hanno criticato tante volte per essere "idealista" che poi chissà che vuole dire... piena di contenuti invece che di lotte di potere e poltrone? Comunista? Perché, che altro rimane da essere, politicamente, in questo paese?
Amen, che altro si potrebbe dire in Italia?

14 commenti:

mapomo ha detto...

Devo dire che, personalmente, ricorderò questo gennaio 2008 come uno dei più ricchi di pessime notizie degli ultimi tempi

Robba12 ha detto...

Io sinceramente non so che dire, mi sembra che tutto sia finito in un'enorme baraccata, per colpa di chi non sta a me dirlo, però credo anche che chi, oggi come oggi, voterebbe per qualcun'altro (leggasi centro-destra) non debba esser preso per un'idiota...con questo non voglio dire che prodi fosse il male e che berlusconi salverà il mondo, ma forse non è nemmeno giusto dire il contrario, perchè allora, a questo punto, saremmo solo un popolo di masochisti...

My funny Valentine ha detto...

Guccia, sono contenta che alla fine tu abbia deciso di scrivere del tuo "dolerti" dell'Italia.
Ovunque ti giri, in Rete, non senti altro che questo: tristezza, amarezza e delusione per l'Italia che siamo - indipendentemente dalle idee politiche e indipendentemente dalle fedi.
Senatori che mangiano mortadella: questo è il simbolo della nostra bassezza.
V

guccia ha detto...

Un popolo di masochisti siamo ad arrivare a votare uno che sta in politica solo a farsi gli affari suoi, arrivando persino a produrre leggi ad personam, perché produce telenovelas dove spaccia una vita sintetica per vita reale.
Chi vota centro-destra, per quanto mi riguarda è idiota se appartiene alle classi sociali più deboli, opportunista a breve raggio se appartiene a quelle più elevate. Comunque egoista ed egocentrista.
Aspettiamo con ansia Berlusconi, adesso, che possa distruggere anche l'unica cosa che Prodi ha fatto o ha provato a fare: rimettere in pari il bilancio.

Valentine è uno sfogo inutile, il mio. Non mi dolgo dell'Italia, ma dell'italianità. Il problema di tutto questo? Il potere del vaticano, è da quello che nasce il centrismo, vera morte culturale, economica, politica, sociale.

Gianfranco ha detto...

Mi sono permesso, con disinvoltura, di linkarti. Hai saputo rappresentare la situazione nel migliore dei modi, così mi sono risparmiato un po' di fatica.

Chit ha detto...

Ora, come dopo ogni sbaglio, dopo aver dato colpa alla sfortuna, agli eventi e cos'altro, credo occorra sedersi attorno ad un tavolo e fare anche noi un po' di mea-culpa.
Sinceramente ieri sera avevo una sensazione di vuoto che, mi conosco, ci vorrà tempo prima che si rimargini appieno.
Ho sempre fatto sport e fortissimamente sostenuto sempre il "gioco di squadra" perchè il campo è implacabile e quando qualcuno viene meno si rischia sempre la sconfitta. E' successo questo, che è venuto meno "qualcuno" che forse lì non avrebbe dovuto esserci ma l'abbiamo messo pur sempre noi quindi... si torna al mea culpa.
Mi consola la sinistra, quella estrema, quella di cui tutti avevano paura e timore e che invece s'è dimostrata fedele al patto. Perchè quando si ha in mano il destino di milioni di persone si può anche non essere in sintonia su questo o quello signori ma MAI e POI MAI si ha il diritto di mandare tutto all'aria se si è degli uomini!
Noi, ci siamo alleati con chi uomo non era e non lo sarà mai.

Anonimo ha detto...

Non mi do pace. Sono abituato ad agire, a risolvere problemi. Mi sento impotente. Chissà se, un giorno, anche in in italia arriverà uno Zapatero.

Anonimo ha detto...

Credo che abbiamo visto inseime tutto un film dell'orrore scorrere davanti a noi... Ma noi ci siamo... Non dobbiamo mollare, proprio adesso no... Un post appassionato come sei tu, cara amica... Un abbraccio, Giulia

Franca ha detto...

Lascio il commento che, più o meno, ho lasciato da tanti altri che hanno trattato l'argomento.

Prodi è caduto per gli attacchi continui del centro (Dini, Mastella, Binetti e compagnia bella) che hanno fatto del programma sottoscritto da tutti non carta straccia, ma addirittura carta igienica.
Quello che ci aspetta sarà certamente duro da digerire, ma non si può neanche andare avanti tutta la vita accontentandosi del meno peggio.
Non esulto per questa caduta, ma non mi cospargo il capo di cenere...
Io ritengo che su principi per noi imprescindibili (basi militari, guerra, diritti civili, precarietà del lavoro, scuola pubblica) non siamo riusciti a differenziarci affatto dal governo di centro-destra.
E se non c'è differenza, cosa valgono i nomi e i simboli?
La nostra base elettorale (perlomeno la mia) è talmente avvilita, qualcuno dice addirittura umiliata, che non andrà a votare in nessun caso.
E' questo il risultato che volevamo ottenere?
Il sacrificio di restare fino ad adesso a scapito dei nostri principi è valso la pena quando poi arriva un Mastella qualunque e si va a casa comunque?

Maurizio Maestri ha detto...

Ahahah. Rido. Per isteria, non altro. Le mie idee politiche le affido al buon senso. Non importa se di destra o di sinistra. Il buon senso imponeva un sacco di cose. Il primo mandare a casa Milvio Bruscolini. Ciò è avvenuto. Poi però c'è stato l'indulto e il mucchio di cose non fatte. Il buonsenso m'impone di dire che quella banda di mentecatti ricattati da un ceppalonico da mettere ai ceppi (tanto per giocare con le radici) e da un Dini che assomiglia al Signor Burns dei Simpson, dovevano andare a casa anzichè traballare e tribolare per 2 anni. Ciò è avvenuto. Sarebbe bello che ci fosse una bella alternativa. Ma non c'è. Quindi ancora una volta il mio voto sarà un "antivoto". Un voto contro e non pro. Siamo ai concetti della materia e dell'antimateria. Spero in Italia le 2 cose s'incontrino presto. Perchè il risultato sarebbe un bell'azzeramento.

maurob ha detto...

L'idealista è colui che riesce a cambiare anche se poco il suo mondo, e spesso sempre in meglio.
Avere un idea essere disposta a renderla credibile e attuale è una cosa che non può fare bene al mondo.
Lapolitica purtroppo, ha perso gli idealisti, anche quei pochi che prima ci credevano, che credevano ad un idea ora non ci sono più.
Anche se spesso le idee non erano molto pratiche e a votle facevano danno erano piccoli eroi politici.
Adesso non ci sono più, sostituiti da piccoli baronetti pieni di se e arroccati su montagne dei propri interessi ...
Eh si purtroppo cade un governo, è una rivoluzione per tenere tutto come prima.

dharani ha detto...

... non mi pronuncio. dirò solo che capisco in pieno quello che provi... e che mi piace come l'hai scritto...
per il resto c'è solo da piangere

Rita Charbonnier ha detto...

Guccia, ho letto anche questo post e la mia stima nei tuoi confronti continua a crescere. Ti ringrazio per aver esposto le cose con questa chiarezza, questo coraggio e questa passione. Anche se non c'entra molto con l'argomento trattato, non vedo l'ora di leggere la tua tesina on line.
Ciao, Rita

valentina orsucci ha detto...

lette così, in fila, sembrano quasi uno scherzo