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23 ottobre 2008

Quando democrazia è fascismo

Vi chiedo un attimo di pazienza. Un articolo davvero importante che mi è giunto attraverso la newsletter dell'ernesto, la rivista della terza mozione del mio partito. Questa è la nostra democrazia. Non mi stupisce (ero a Genova) ma ho comunque la pelle d'oca. Ormai si possono persino permettere di dirlo ad un giornale.

DO YOU REMEMBER GENOVA 2001?

«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno (...) ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città (...)dopo di che, forti del consenso popolare (...) le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. » (Francesco Cossiga)

Di seguito l’intervista completa pubblicata su Nazione – Carlino – Giorno del 23 Ottobre 2008

di Andrea Cangini

PRESIDENTE Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato? «Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia».

Quali fatti dovrebbero seguire? «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno».

Ossia? «In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...».

Gli universitari, invece? «Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».

Dopo di che? «Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».

Nel senso che... «Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano».

Anche i docenti? «Soprattutto i docenti».

Presidente, il suo è un paradosso, no? «Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».

E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? «In Italia torna il fascismo», direbbero. «Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l`incendio».

Quale incendio? «Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».

E` dunque possibile che la storia si ripeta? «Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».

Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti. «Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».

Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente... «Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all`inizio del- la contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com`era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c`è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».

7 commenti:

Silvia ha detto...

Ciao Guccia...Proprio sta sera ho visto la puntata di blu notte sul G8 2001 non andata in onda.
Sono amareggiata e disgustata...

Spero davvero di non dover rivedere scene del genere...

Per quello che ha detto Cossiga non ho parole.

Un saluto!

guccia ha detto...

Dopo certe dichiarazioni in un paese civile ci si aspetterebbe che chi le ha rilasciate pagasse per quel che ha detto e che si facesse più luce sugli avvenimenti che cita...

Franca ha detto...

Ho letto ieri questa intervista.
E' agghiacciante!
Viviamo in un pese dove la democrazia è solo apparente!

Anonimo ha detto...

Io mi aspetterei che vada in galera... Un abbraccio, Giulia

Associazione ImperiaParla! ha detto...

"..Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li
rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue
anche quei docenti che li fomentano
"
Agenzia adnkronos 23-OTT-08 08:59.
C'è un po' più di sangue.
Ciao.

Alberto ha detto...

Le reazioni? Mi aspettavo, a parte i blog, delle reazioni. Ci sono state che sappiate?

marina ha detto...

schifoso verme, ma non mi meraviglia, da Kossiga mi aspetto di tutto
ma quando schiatta?
marina