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30 novembre 2007

Finalmente l'Immortale di Ol'ga Slavnikova

Immagine di L' immortale
Finalmente ho pochi minuti per parlarvi di questo libro straordinario. Cliccando sull'immagine andate direttamente sulla pagina di aNobii dedicata al libro dove trovate quarta di copertina e commenti di altri utenti.
Aleksej è un veterano russo della seconda guerra mondiale che uccideva nazisti con un cappio di seta. Tornato dalla guerra, trasportandosi per treni e carretti un pesantissimo letto dorato preso al nemico, subisce un ictus e resta paralizzato e così costretto nello stesso letto. La sua pensione sostiene la famiglia che cerca di evitargli traumi nascondendogli lo scorrere della storia, facendogli credere di vivere ancora nella Russia socialista. La figlia, aspirante giornalista, gli prepara nuove notizie ricavate da vecchi documenti storici e gli appende una fotografia di Breznev in camera, facendogli credere che niente sta cambiando e, in effetti, imprigionandolo in una sorta di assenza di tempo, di immortalità senza passato nè futuro, ma solo un eterno, immobile presente. Ma Aleksej allena le sue membra viziate a sostenerlo nell'intenzione e comincia a fabbricare cordicelle con cui cerca di tradire sua moglie accettando nel suo letto d'infermo la morte.
La storia incredibile (copiata pari pari nel film Goodbye Lenin) in odore della più grande letteratura russa - vi si ritrovano sprazzi d'impossibile bulgakoviano, atmosfere e personaggi dostoevskijani e il grottesco di Gogol' - vive pulsando di uno stile incredibile in cui un cesto da basket senza rete diventa il cerchietto metallico (ora di plastica) per fare le bolle e il cielo invernale il sapone. Oppure per descrivere la mancanza di odore di lenzuola lavate ripetutamente dall'urina del vecchio infermo si usano come metro di paragone le rose sintetiche dell'abito dell'addetta alla pensione del veterano.
Descrizioni che vivono di un immaginario quasi impossibile, profondità di sentimenti umani possibili solo nella totale mancanza di pudore degli scrittori russi.
Consigliatissimo... e ora divoro Diceria dell'untore di Bufalino, altrettanto incredibile nella storia e nello stile.

8 commenti:

Isabel Green ha detto...

altro libro da segnare nella lista ;)

Anonimo ha detto...

Molto bella questa tua presentazione... Leggerò il libro, grazie, Giulia

Anonimo ha detto...

Libro molto interessante... Vieni a trovarci...Costanza

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Ho visto il film, ora cercherò di leggere il libro. Grazie della segnalazione.

Lieve ha detto...

Molto bella questa recensione ^_^, sicuramente sul libro ci farò un pensierino, anche se considerando la lista chilometrica di libri desiderati °_°...la vedo molto dura. Ma chissà, Natale è alle porte, e forse, a quella lista, riuscirò a dare una bella sforbiciata ;)

Franca ha detto...

Portalo giù quando vieni a casa

Anonimo ha detto...

Ottimo suggerimento!!
Irlanda

Anonimo ha detto...

"copiata pari pari nel film Goodbye Lenin"...ah ecco, stavo pensandolo qualche riga prima di arrivarci che mi ricordava quel film ;)